Tremonti: meglio avere vecchia IRI e grande MEDIOBANCA

sabato 2 aprile 2011


CERNOBBIO, 2 APR – Meglio la vecchia Iri degli spezzatini di oggi, frutto delle privatizzazioni delle vecchie partecipazioni statali, per contrastare l’offensiva francese su Parmalat ed Edison, ma anche per sostenere un confronto che «non è più tra stati, ma tra Continenti». È la provocazione del ministro dell’Economia dal Workshop Ambrosetti di Cernobbio, dove poche ore prima il vicesegretario del Pd Enrico Letta aveva affermato che «una nuova Iri per piccoli interventi guidati dalla politica non aiuta il sistema».
Tremonti, che si è detto «orgoglioso della mia bandiera», ne ha avute anche per i francesi di Lactalis, che ieri avevano criticato «la decisione illegittima e priva di motivazioni presa dal cda di Parmalat» di rinviare l’assemblea da aprile a giugno come previsto dal decreto anti-opa. «»Presenteremo all’Ue un disegno di legge identico a quello dei francesi – ha detto -, anzi, lo presenteremo scritto in francese«. Tremonti ha poi aggiunto una citazione latina: ‘Simul stabunt, simul cadent’ (insieme stanno e insieme cadranno, Ndr). »Così – ha lasciato intendere – se cade uno…«. Riguardo alla »vecchia Iri«, secondo il ministro, è uno strumento che l’Italia utilizzava, insieme alla »grande Mediobanca« di Enrico Cuccia, per rapportarsi con interlocutori più grandi, strumento che ad oggi non ha trovato un sostituto.
»Quello che vediamo fuori – ha spiegato – è evidente che la concorrenza e i rapporti economici sono tra continenti e non più tra Stati« e soltanto l’economia tedesca »parla come un gigante tra giganti, mentre noi continuiamo a fare gli spezzatini« e »una ex-municipalizzata – ha detto riferendosi A2a (ex Aem e Asm Brescia, ndr) – deve confrontarsi con un monopolio pubblico«, ossia i francesi di Edf che stringono su Edison. Comunque il fondo Cdp non sarà solo su Parmalat: »Abbiamo fatto un grande fondo in Italia per realizzare dei progetti, ne abbiamo fatto qualcuno, ma ne vedo altri in prospettiva«. La la Cassa Depositi e Prestiti nell’idea del ministro si potrà muovere come il fondo strategico industriale francese (Fsi).
»La nuova norma – ha spiegato Tremonti – prevede la possibilità per la Cdp di fare un fondo identico a quello strategico francese«. Un’operazione affiancata dal lavoro delle banche, come ha ricordato l’ad di Unicredit Federico Ghizzoni, che ha parlato delle lettera inviata ieri da Intesa Sanpaolo, Piazza Cordusio e Mediobanca al cda di Parmalat. »Lo scopo – ha spiegato il banchiere – è quello di vedere se riusciamo a creare un’alternativa a Lactalis.
Vedremo nei prossimi mesi«. Quanto ad un possibile intervento finanziario, l’ad si è mantenuto cauto »È troppo presto per parlarne, a momento c’è la lettera in cui c’è una disponibilità delle banche a fare advisor sul complesso dell’operazione, poi vediamo come l’operazione volge«.

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