Google Drive è arrivato!!!!!!

martedì 24 aprile 2012


P3 Communications attribuisce a Vodafone Italia la più alta velocità ed il miglior servizio e di trasferimento dati tra tutte le reti mobili GSM/UMTS. I test che hanno portato alla certificazione della rete Vodafone sono stati effettuati in 79 città, con una copertura di circa il 25% della popolazione italiana, nel mese di febbraio 2012. La società P3 ha condotto le verifiche in spazi aperti, sia in posizione statiche che in mobilità, attraverso una Internet Key 42.2.
"La certificazione di P3", si legge in una nota, "è un’ulteriore conferma della strategia Vodafone, che fa del monitoraggio e del continuo miglioramento delle prestazioni della propria rete uno dei suoi punti di forza, per offrire ai propri Clienti il miglior servizio. Anche un’analisi condotta da Xech sui dati di traffico della rete mobile 3G in Italia, sulla base di segnalazioni effettuate tramite Speedtest sui 4 operatori, ha evidenziato una migliore performance della rete Vodafone, sia per connettività PC e Internet Key, che su smartphone e tablet."
Per permettere ai Clienti di verificare in prima persona la copertura della rete Vodafone, è disponibile su Android Market e Apple Store l’applicazione gratuita Vodafone My Network, per segnalare in maniera rapida eventuali anomalie come cadute di linea, invii falliti di sms o navigazione internet non soddisfacente.


Smartphone Telefonate gratuite fra cellulari senza SIM grazie al Wi-Fi

lunedì 23 aprile 2012
Il Serval Project è un sistema di reti temporanee a maglia - Wireless Mesh
 Network - che potrebbe consentire la comunicazione tra uno smartphone
 e l'altro bypassando gli operatori.

Serval Project potrebbe rivoluzionare il mondo della telefonia tradizionale.
Tenete d'occhio questa pagina web, perché ove se mai il progetto andasse in porto,
i gestori delle telecomunicazioni mobili non riuscissero a sabotarlo e leggi e regolamenti
non si mettessero di traverso, entro la fine dell'anno ci potrebbe essere una
piccola rivoluzione telefonica.
Si potrà parlare senza SIM, assicura Paul Gardner-Stephen, ricercatore australiano
della Flinders University di Adelaide. Con l'aiuto degli studenti dell'Istituto Nazionale
di Scienze Applicate di Lione (INSA), Paul ha messo a punto un sistema di reti temporanee
a maglia - Wireless Mesh Network - per consentire la comunicazione tra uno smartphone
e l'altro.
Paul Gardner-Stephen
Serval crea una rete Mesh tra due dispositivi mobili vicini (in un raggio di qualche centinaio
 di metri). Se invece l'interlocutore è più lontano, il segnale viene ritrasmesso di Mesh in Mesh.
Ogni dispositivo si trasforma automaticamente in router temporaneo, senza che l'utente
debba intervenire in qualche modo. Le reti si formano e si smontano, senza bisogno di
ripetitori fissi.
Dice Paul Gardner-Stephen che, in realtà, si tratta di un ritorno alle origini della 
telefonia mobile:"Nel 1980, gli ingegneri che lavorano sui primi prototipi avevano
immaginato reti Mesh, semplici ed economiche, ma le compagnie telefoniche hanno impedito
loro di lavorare in questa direzione perché volevano conservare il modello di piramide 
controllata dall'alto. Modello ereditato dal telefono con il cavo, tecnicamente obsoleto,
ma molto redditizio. Anche oggi, dal punto di vista tecnico, il cellulare potrebbe essere
usato come un walkie-talkie aperto, pluridirezionale. Non è possibile perché i gestori
telefonici bloccano questa funzione per indirizzare il segnale verso i trasmettitori fissi.
Solo in questo modo possono controllare e fatturare le conversazioni".
L'architettura di Serval
C'è già una versione Serval per smartphone basati su Android. Si scarica qui ma è da
 maneggiare con cura, solo da smanettoni. La pagina è piena di avvertimenti, un
bugiardino di controindicazioni, per evitare effetti collaterali. Il progetto è open
source e dunque gli sviluppatori di tutto il mondo potrebbero dare una grossa mano per miglio
rare/incrementare il software.
In questa prima release, Serval utilizza i trasmettitori Wi-Fi dei telefoni e gli hotspot
trovati in giro. La versione successiva si baserà sulle frequenze GSM, il che -
almeno in Europa - potrebbe entrare in conflitto con le legislazioni nazionali. 
È dunque un work in progress, affascinante e potenzialmente eversivo.
Altro discorso va fatto per i paesi in via di sviluppo, nelle aree marginali
trascurate dai gestori telefonici perché poco redditizie, e nelle zone colpite da
catastrofi naturali, dove si verifichino black out delle reti di telecomunicazione.
Il messaggio di Paul Gardner-Stephen è chiaro: "Perché stiamo facendo questo e lo
offriamo a tutti? Perché crediamo che l'accesso alle comunicazioni e delle informazioni 
sia un diritto umano.Sogniamo un mondo in cui chiunque sia collegato, sempre e ovunque".
Per approfondire, ecco un saggio di Paul Gardner-Stephen.

Sarà davvero questo il nuovo Samsung Galaxy S III?

giovedì 19 aprile 2012
Il "nuovo Galaxy" verrà annunciato da Samsung il prossimo 3 Maggio a Londra. Fino ad oggi sono circolate tante indiscrezioni e presunte immagini ma quelle che arrivano da Gizmodo sembra che possano effettivamente essere quelle del nuovo top di gamma della società coreana. 

Galaxy S III
Galaxy S III
Secondo le fonti di Gizmodo, il Galaxy S III sarà più sottile del Galaxy S II. Il retro sembra che sarà ancora in plastica anche se il resto della scocca dovrebbe essere realizzato con materiali "più nobili". Presente anche il tasto centrale. Sulla parte posteriore si può vedere la fotocamera (si parla di 12 megapixel), il flash e quella che dovrebbe essere la griglia per l'altoparlante.
Secondo quanto riportato da The Verge, Samsung starebbe utilizzandodelle cover particolari per mascherare il design dei device utilizzati per le certificazioni e quello nelle foto potrebbe essere proprio uno di questi. La fonte di The Verge ha dichiarato che Samsung non ha mai preparato il lancio di un prodotto con tanta sicurezza e segretezza cosi come sta accadendo con il nuovo Galaxy. La fonte non conferma nemmeno il nome Galaxy S III.

La Corning ha presentato ad inizio anno la seconda generazione del suo vetro Gorilla Glassche,  a parità di resistenza rispetto al suo predecessore, offre uno spessore ridotto di circa il 20% il che si traduce nella possibilità, per i produtori che lo adotteranno, di realizzare devices ancora più sottili.
La nuova amalgama del vetro offre, inoltre, immagini più luminose ed una maggiore sensibilità al tocco. Tra le attuali società che utilizzano il Gorilla Glass troviamo Samsung, Nokia, Motorola, LG, HTC, Acer, Dell e la Sonim.

In un video vengono mostrate alcune fasi dei test di resistenza a cui viene sottoposto il Gorilla Glass 2.




Dotata di sensore da 24 megapixel, offre una modalità speciale per accompagnare i neofiti nella regolazione delle impostazioni.

nikon d3200
Nikon ha presentato una fotocamera reflex entry-level, pensata per avvicinare al mondo della fotografia di qualità quanti non sono soddisfatti delle compatte.
Si chiama D3200 e monta un sensore da 24,2 megapixel, cui si accompagna il processore EXPEED 3 per l'elaborazione delle immagini.

La destinazione ai principianti è testimoniata dalla presenza del modo guida, che accompagna passo-passo l'utente per la regolazione delle varie impostazioni per lo scatto.
La Nikon D3200 dispone di una gamma ISO da 100 a 6400, sistema autofocus a 11 punti e velocità di scatto a 4 fps per gli scatti in sequenza.
Sul retro dispone di uno schermo con diagonale da 3 pollici (con una risoluzione di 921.000 punti); è inoltre in grado di registrare filmati in Full HD (1080p).

Tra le funzioni disponibili bisogna citare il D-Lightning attivo per la regolazione automatica dell'illuminazione e le funzionalità di editing dell'immagine direttamente dalla fotocamera.
Sono inoltre presenti l'immancabile slot SD e un ingresso per il microfono.
Opzionalmente è disponibile l'adattatore WU-1 per la connessione tramite Wi-Fi ai dispositivi Android (e prossimamente iOS) e condividere immediatamente le fotografie sui social network.
La D3200 arriverà sul mercato nel mese di maggio, a un prezzo indicativo di circa 700 dollari.

E' possibile provare le novità dell'ultima creazione di Microsoft anche dal tablet di Apple.


windows 8 iPad
Nonostante tutte le promesse e le rassicurazioni di Microsoft, è piuttosto evidente come Windows 8 - con l'interfaccia di default Metro - si trovi più a proprio agio su un dispositivo con schermo touch che non su un banale PC controllato tramite mouse e tastiera.
Per poter trarre il meglio dalla Consumer Preview, che da un paio di mesi è scaricabile, bisognerebbe quindi poter provare l'ultimo sforzo di Microsoft su un tablet

Gli utenti di iPad hanno ora una possibilità di raggiungere questo obiettivo, e senza la necessità di dover eliminare iOS per installare la versione per ARM di Windows 8, senza peraltro avere la certezza che funzioni.
È sufficiente invece usare un'app prodotta da Splashtop - chiamata Win8 Metro Testbed - e avere a portata di mano un PC su cui sia installato Windows 8.
Sull'iPad si installa l'app (acquistabile dall'App Store); sul PC occorre aggiungere a Windows 8 anche lo Splashtop Streamer (un client gratuito).

A quel punto, avviata l'app e completate le debite configurazioni, sarà possibile utilizzare Windows 8 direttamente dallo schermo dell'iPad, con accesso completo anche a tutte le gesture supportate dall'ultimo sistema operativo di Microsoft.
L'idea è decisamente interessante e permette finalmente di dare un senso a un'interfaccia che, su un normale desktop, sembra un po' fuori luogo.
Occorre tuttavia frenare l'entusiasmo: Win8 Metro Testbed non è rivolta agli utenti occasionali, dato che il costo non è esattamente contenuto. Il prezzo è infatti pari a 49,99 dollari, sebbene attualmente sia adottato lo speciale prezzo di lancio di 24,99 dollari.


I destinatari di quest'app paiono dunque più di altri gli sviluppatori che hanno necessità di testare il funzionamento del proprio software o del sistema operativo in un ambiente completamente touch.
L'applicazione, peraltro, funziona sia su rete Wi-Fi che via Internet (sebbene nel primo caso la fluidità sia prevedibilmente maggiore).

PadFone di ASUS: pc, tablet e smatphone

mercoledì 18 aprile 2012
ASUS è presente alla "Milano Design Week 2012" con Experience the Infinity”, un allestimento realizzato presso lo spazio QuattrocentoMQdov'è possibile vedere tutte ultime novità di casa ASUS e soprattutto toccare con mano l’attesissimo PadFone.

ASUS PadFone
ASUS PadFone


Il PadFone è un device basato su sistema operativo Android Ice Cream Sandwich, dotato di un display multi-touch da 4.3 pollici, in grado di trasformarsi in un tablet o in notebook grazie agli accessori PadFone Station e PadFone Station Dock. PadFone permette così di passare dallo schermo più compatto del telefono a quello più ampio della PadFone Station adattando pressoché istantaneamente e senza interruzioni le applicazioni in esecuzione alle dimensioni più confortevoli del display del tablet, sfruttandone la maggiore area visiva per arricchire contenuti e struttura delle informazioni visualizzate a schermo.

ASUS PadFone sarà in vendita da fine maggio, probabilmente in anteprima con qualche operatore e da Giugno anche sull'open market. Il prezzo di vendita al pubblico del PadFone più PadFone Station è di 699 euro. La PadFone Station Dock viene venduta a 149 euro ed ilPadFone Stylus Headset a 49 euro. 

ASUS PadFone
ASUS PadFone
PadFone Stylus Headset

Nell'aprile del 1977 Jobs e Wozniak svelavano al mondo il primo prodotto Apple di successo.


35 anni apple ii
Sono passati esattamente 35 anni: il 16 aprile 1977 Steve Wozniak e Steve Jobs presentarono l'Apple II in occasione della West Coast Computer Faire a San Francisco(USA).
Dotato di CPU MOS 6502 a 1 MHz e 4 Kbyte di RAM (espandibile sino a 48 Kbyte), l'Apple II utilizzava l'Apple DOS e costava 1.298 dollari (al cambio attuale circa 5.000 dollari, 3.800 euro).

Galaxy S III il 3 maggio a Londra!!

lunedì 16 aprile 2012
"Come and meet the next Galaxy". E' con questa frase che Samsung ha invitato i giornalisti di tutto il mondo ad una conferenza stampa che si terrà a Londra il prossimo 3 Maggio nel corso della quale verrà annunciato il tanto atteso Galaxy S III.

Galaxy S III
Il nuovo smartphone di Samsung, secondo indiscrezioni, sarà dotato di un processore quad core, display da 4.65 pollici con risoluzione da 1280x720 pixel, fotocamera da 8 megapixel e scocca in materiale ceramico. Gli ultimi "rumors" indicherebbero la presenza di un tasto home centrale. Per quanto riguarda il design dovrebbe avvicinarsi maggiormente a quello del Galaxy Nexus, con angoli più "morbidi" che a quello più "squadrato" del Galaxy S II.

Il Galaxy S III dovrebbe essere disponibile sul mercato a partire dall'inizio di Giugno al prezzo di circa 699 euro.

Google Drive prossimo al debutto

venerdì 13 aprile 2012


Il servizio di file hosting di Google offrirà 2 Gbyte e la possibilità di guadagnare altro spazio.


googledrive
Se ne parla ormai dal 2006 ma GDrive, il servizio di file hosting (qualcosa di analogo a Dropbox e servizi similari) su cui Google starebbe lavorando resta tuttora poco più di un'ipotesi, così come i fantomatici 5 Gbyte di spazio che concederebbe agli utenti.
Di recente l'interesse si è risvegliato a causa di un articolo apparso sul Wall Street Journal, e ora - stando a fonti come TalkAndroid - sembra che GDrive possa vedere la luce intorno alla metà di aprile (al momento la data più probabile pare il giorno 16).

Se veramente le voci prenderanno corpo, il nome dovrebbe passare da GDrive al forse più evocativo Google Drive, mentre ancora non è chiaro quanto spazio l'azienda di Mountain View offrirà agli utenti.
Secondo TalkAndroid, infatti, pare che l'offerta base sia limitata a 1 solo Gbyte (anche se alcuni screenshot dell'applicazione che sarebbe collegata a Google Drive lascerebbe intendere che i Gbyte a disposizione siano 2), ma con possibilità di arrivare a 5 Gbyte in base al numero di amici "presentati" al servizio e ad altre iniziative simili, che peraltro non sono una rarità per servizi come questo.
Google Drive screenshot

Ecco come viene realizzato un iPad alla Foxconn

giovedì 12 aprile 2012
Rob Schmitz, giornalista di Marketplace dell'American Public Media, è entrato in una fabbrica della Foxconn ed ha realizzato un video in cui si possono vedere alcune fasi della produzione del nuovo iPad. Il video mostra anche alcuni aspetti della giornata lavorativa nella fabbrica cinese.


Il video si apre con l'ingresso dei dipendenti alle 7 del mattino. E quindi possibile vedere alcune fasi della realizzazione della motherboard dell'iPad e dell'assemblaggio del display e della batteria. Viene quindi testato il giroscopio in appositi macchinari.
Rob Schmitz è il secondo giornalista autorizzato da Apple ad entrare alla Foxconn.
Foxconn iPad

La bicicletta col turbo

martedì 10 aprile 2012

Dotata di motore elettrico da 250 Watt, raggiunge i 45 km/h e si ricarica in due ore.

specialized turbo
Arriverà a maggio in Europa la bici elettrica Turbo di Specialized, in grado di raggiungere la velocità di 45 km/h.
Dispone di un motore da 250 Watt e di una batteria da 342 Wh, che si ricarica in due ore se si collega la bicicletta a una presa di corrente; Turbo è però anche in grado di recuperare energia dalle frenate, ricaricando la batteria.
La e-bike di Specialized è dotata di luci a LED sia anteriori che posteriori e di un display che aiuta a tenere sotto controllo la carica, il livello di assistenza alla pedalata, la velocità, la distanza percorsa e il tempo.





È presente anche il supporto al protocollo di trasmissione wireless ANT+, per potervi collegare gli accessori compatibili.
Il prezzo di lancio dovrebbe essere pari a 5.499 euro.



Asus vince la causa contro Hasbro sul Transformer Prime

mercoledì 4 aprile 2012

Qualche mese fa, il colosso dei giocattoliHasbro aveva denunciato l'azienda taiwanese ASUS per una presunta violazione del marchio registrato "Transformer Prime", chiedendo al Tribunale un risarcimento danni in denaro e la sospensione della vendita del tablet.
Il giudice della Corte Federale di Los Angeles ha però respinto le accuse, evidenziando che il nome scelto da ASUS per la sua gamma di tavolette digitali non rischia di confondere in alcun modo i consumatori, e quindi non ci possono essere rischi d'immagine per Hasbro.
Ricordiamo che il Transformer Prime è un tablet PC che può essere convertito in un netbook grazie alla docking station completa di tastiera fisica, touchpad per il controllo del puntatore del mouse, batteria secondaria e porte di collegamento aggiuntive.
Già disponibile in Italia ad un prezzo consigliato di 599 euro IVA compresa, il terminale ha 32 GB di memoria flash interna, il potente chipset NVIDIA Tegra 3 con architettura 4-PLUS-1, il sistema operativo Android 4.0 Ice Cream Sandwich e un display multi-touch IPS+ da 10.1 pollici.
Nell'immagine seguente: il temibile Megatron della saga Transformers della Hasbro.

Utenti Mac: ecco perché amerete Windows 8!

martedì 3 aprile 2012

non ci posso credere!!!! ;)

Dall'articolo di Steve Kovach, Business Insider: "Sono stato un utilizzatore di Mac per circa 11 anni. E da quando sono passato da pc a Mac non ho mai pensato sarebbe arrivato il giorno in cui avrei ammesso: sono esaltato dalla nuova versione di Windows. 
Questo autunno Microsoft lancerà la nuova versione di Windows, Windows 8, con un design nuovo che crea una rottura con il passato. Un po’ come è successo circa 17 anni fa quando è stato introdotto Windows 95.
Windows 8 sembra essere rivoluzionario ed è stato pensato per girare sia su computer tradizionali sia su tablet touchscreen. Ad una prima analisi noterete che non esiste più il classico menu Start e che è stato sostituito da un menù in cui vengono raccolte le app e i file preferiti e più utilizzati. 
Microsoft ha chiamato questa nuova idea di menù “Metro”. 
Grazie a questi nuovi strumenti potrai ricevere gli aggiornamenti per quanto riguarda le news, lo sport, il tempo, le citazioni su Twitter e gli aggiornamenti dell’adorato Facebok… il tutto senza dover aprire le diverse applicazioni per verificare la presenza di aggiornamenti. E’ qualcosa di completamente diverso dal vecchio Windows. 
In un modo molto poco Microsoft, la società è riuscita a creare un nuovo desktop completamente diverso e rivoluzionario. Ed è anche molto funzionale. 
Se volete provare a capire come sarà Windows 8, potete provare a scaricare la versione beta messa a disposizione sul sito. Io l’ho usata per le ultime settimane. Ad oggi però sono pochi i tablet che supportano questo sistema operativo, così personalmente l’ho installata sul mio computer. 
Ad un primo utilizzo noterete che l’interfaccia Metro è stata pensata più per un utilizzo touch piuttosto che per il mouse… sicuramente se utilizzate mouse e tastiera dovrete impratichirvi con le scorciatoie dettate dalle combinazioni di tasti della tastiera: in questo modo farete sicuramente meno confusione. 
Ad ogni modo, una volta che avete capito questi trucchetti, l’esperienza offerta da questo nuovo sistema operativo sarà sicuramente incredibile… sicuramente il sistema operativo più interessante che io abbia mai provato. Diciamo che è un ibrido perfetto che unisce il vecchio e il nuovo. Mentre la Apple sta cercando lentamente di unificare il sistema operativo del computer con quello dei tablet e dei telefoni per crearne uno solo, Microsoft ha fatto un passo avanti e ha già presentato questo progetto.
E vi garantisco che questo è già abbastanza per far riflettere un fan dei prodotti Apple come lo sono io. 
Siete incerti se riuscirete a prendere confidenza con questo sistema completamente rivoluzionario?
Non preoccupatevi, Microsoft ha pensato anche a questo e il menù classico di Windows, come quello che usate oggi, rimane comunque integrato anche in Windows 8. È semplicemente nascosto sotto l’interfaccia Metro. Questo significa che se volete vedere riapparire il vostro caro menù start, le icone sul desktop e tutte le funzioni a cui siete abituati, lo potete impostare tranquillamente… beneficiando comunque delle funzioni aggiuntive offerte dalla versione 8. Credo che sia il modo migliore per passare dal vecchio sistema operativo al nuovo. 
Tra l’altro ci sono anche alcune applicazioni, come Excel e Powerpoint che sinceramente lavorano meglio sul vecchio e classico desktop. 
Sicuramente è troppo presto per dire se Microsoft è riuscito nell’intento di superare la Apple… voi cosa ne pensate?"

Nel mese di marzo ha guadagnato nuovi utenti, a spese di Windows 7, Vista e gl'altri.


windows xp quote windows 7
Nonostante tutte le campagne di Microsoft e il generale gradimento mostrato dagli utenti verso Windows 7, l'anziano Windows XP non vuole proprio saperne di mollare la testa della classifica degli OS più usati.
Anzi, di tanto in tanto il progressivo declino cui l'ormai decenne sistema operativo sta andando incontro subisce un'improvvisa - anche se temporanea - inversione di tendenza.



Stando ai dati forniti da Net Applications, ciò è esattamente quanto avvenuto in marzo: se globalmente in febbraio Windows XP si trovava installato sul 45,39% dei PC, nel mese successivo tale percentuale è salita al 46,86%.
A farne le spese sembra essere stato Windows 7, calato dal 38,12% al 37,53%.
Certamente bisogna tenere presente che il destino di Windows XP è segnato da tempo: nell'aprile del 2014 Microsoft sospenderà in via definitiva il supporto esteso, e chi non vorrà restare alla mercé dei bug ancora non risolti farà bene ad aggiornare.


windows xp marzo 2012


Sino ad allora, tuttavia, pare che molti preferiscano restare con un ambiente familiare, per quanto un po' vecchiotto, aspettando l'ultimissimo momento prima di aggiornare.

L'affondamento fu causato da errori costruttivi, errori umani e da una situazione climatica fuori dal comune.

titanic naufragio
Tra non molti giorni saranno passati esattamente 100 anni dall'affondamento del Titanic, la nave della White Star Line affondata tra il 14 e il 15 aprile 1912 mentre era in viaggio verso l'America.
Diversi sono gli eventi che ricordano la tragedia (che costò la vita a oltre 1.500 persone), compresa una nuova edizione in 3D ed in uscita nelle sale in questi giorni, del film realizzato nel 1997 da James Cameron.

L'anniversario si è però rivelato anche l'occasione per condurre nuove indagini e formulare nuove ipotesi circa le cause dell'affondamento.
Il giornalista scientifico Richard Corfield ha provato a ricostruire l'intera catena degli eventi, pubblicando sul numero di questo mese di Physics World un articolo nel quale sottolinea come l'impatto con l'iceberg fu sufficiente a danneggiare così seriamente la nave per via di alcune scelte sbagliate in fase di costruzione.
Alcuni test condotti da due esperti di metalli - Tim Foecke e Jennifer Hooper McCarty - hanno mostrato come i rivetti che tenevano insieme lo scafo del Titanic non erano uniformi né per composizione né per qualità, né erano stati posizionati in maniera equidistante.
Alcuni di essi, in particolare, erano di qualità inferiore ed erano stati inseriti a mano in alcune zone della nave, poiché per via della curvatura dello scafo non si riusciva a portarvi la pressa idraulica altrimenti utilizzata.
La scelta di non utilizzare sempre rivetti di ottima qualità fu probabilmente dettata dalla volontà di contenere i costi, e tale scelta fu pagata quando si incontrò un iceberg laddove non ci si aspettava di trovarne.
Inoltre, l'acciaio stesso dello scafo non sarebbe stato in grado di reggere bene le basse temperature di quelle acque, diventando fragile.

Secondo Cornfield, la rotta seguita dal Titanic sarebbe generalmente stata libera dai ghiacci - come anche il comandante Edward John Smith si aspettava - ma quell'anno la Corrente del Golfo era particolarmente intensa a causa di un periodo insolitamente caldo nei Caraibi: ciò fece sì che gli iceberg venissero portati anche in zone solitamente libere da essi.
Inoltre, secondo le ricerche di due astronomi - Donald Olson e Russell Doescher - il 4 gennaio 1912 la Luna si trovò alla minima distanza dalla Terra in più di 1.400 anni, facendo sì che la forza delle maree fosse al massimo: ciò avrebbe accelerato il movimento degli iceberg, che tre mesi più tardi si sarebbero quindi trovati proprio sulla rotta del Titanic.
Dunque, secondo Cornfield non ci sono dubbi circa la responsabilità da imputare ai problemi costruttivi, cui poi occorre aggiungere gli errori umani (come la mancanza dei binocoli per le vedette, la decisione di mantenere un'alta velocità nonostante le segnalazioni circa la presenza di iceberg, la priorità data ai messaggi dei passeggeri da parte dei marconisti e la mancanza di scialuppe).
Tuttavia alcuni fenomeni naturali eccezionali hanno contribuito a creare il disastro, senza dimenticare il fatto che, stando ai calcoli, se anziché sei compartimenti stagni se ne fossero allagati soltanto quattro, la nave sarebbe riuscita a restare a galla.