L'iPhone memorizza in segreto gli spostamenti dell'utente

venerdì 22 aprile 2011


I dispositivi di Apple tengono traccia di ogni spostamento in un file non crittografato. Potenziale violazione della privacy.

iPhone Tracker iPad registrano spostamenti Warden
Due ricercatori inglesi, Peter Warden e Alasdair Allen, hanno reso nota al mondo un'informazione la cui esistenza finora era limitata a circoli ristretti, come gli esperti di informatica delle forze dell'ordine.
Tale informazione è l'abitudine di iPhone iPad di registrare ogni proprio spostamento, salvando in un file la propria posizione - ricavata dal GPS interno o dalle celle della rete mobile - ogni secondo.
Il file, conservato sul dispositivo, non è crittografato, viene copiato sul computerquando si fa il backup e si sposta da un iDevice all'altro durante la procedura di 

Tutto ciò fa pensare che la sua esistenza non sia per nulla accidentale, e la mancanza di crittografia lo rende una serissima minaccia per la privacy:chiunque abbia accesso fisico a un iPhone, a un iPad o ai loro backup può con qualche accorgimento ricostruire senza eccessiva difficoltà gli spostamenti del loro legittimo proprietario.
Per mostrare la serietà delle proprie affermazioni, Warden e Allen hanno realizzato un'applicazione che abbina i dati del file a una mappa,visualizzando così gli spostamenti, e l'hanno messa a disposizione online sotto il nome di iPhone Tracker.
Per limitare i danni che iPhone Tracker può causare se usato impropriamente i due ricercatori hanno limitato ad aggiornamenti settimanali i dati ricavati dal file degli spostamenti, ma chiunque con un po' di pratica potrebbe modificare il software per estrarre i dati completi.



Al momento non è chiaro - anche perché Apple non ha ancora rilasciato alcun commento sulla vicenda - perché iPhone e iPad siano così impegnati nel tenere traccia dei propri spostamenti.
Quel che è certo è che si tratta di una caratteristica propria dei dispositivi con la Mela morsicata sul retro - colto da un atroce sospetto, Allen ha setacciato anche il codice di Android, senza trovarne alcuna parte che esegua lo stesso compito - e che nessun dato viene trasmesso a Apple.
Può darsi che l'azienda di Cupertino stia preparando il terreno per una futura applicazione che sfrutterà queste informazioni, ma il danno potenziale per la privacy degli utenti è tutt'altro che remoto.

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