Firefox OS prende vita

mercoledì 27 febbraio 2013

Il gigante giapponese SONY scommette sul sistema operativo di Mozilla insieme a Huawei e LG.

Geeksphone Keon Peak
Dopo che ZTE e Alcatel hanno rotto il ghiaccio, annunciando i primi smartphone con Firefox OS, anche altri produttori si stanno facendo avanti.
Huawei e LG si sono dette interessate, e Sony si è spinta addirittura ad annunciare l'intenzione di portare sul mercato un dispositivo con il sistema operativo di Mozilla nel corso del 2014.

L'azienda giapponese ha stretto un accordo di collaborazione tecnica con l'operatore telefonico spagnolo Telefònica «per esplorare lo sviluppo di un dispositivo che utilizzi la piattaforma mobile open source Mozilla Firefox OS».
Per quanto riguarda il dispositivo - uno smartphone, con ogni probabilità - che dovrebbe nascere da questa partnership e vedere la luce l'anno prossimo, ancora non si sa nulla di specifico.
I produttori "minori" si stanno invece dando da fare nel presentare le proprie alternative come ha fatto per esempio Geeksphone che al Mobile World Congress sta attirando attenzione con il proprio smartphone Peak, dotato appunto di Firefox OS.
Peak è basato sul processore dual core Qualcomm Snapdragon S4 Play a 1,2 GHz con 512 Mbyte di RAM; monta un display da 4,3 pollici con risoluzione di 960x540 pixel, fotocamera posteriore da 8 megapixel e anteriore da 2 megapixel, 4 Gbyte di memoria interna, slot per schede microSD, batteria da 1.800 mAh e supporto alla connettività HSPA.
Si tratta di specifiche che, sebbene non rappresentino certamente il meglio disponibile, sono superiori a quelle proposte finora per gli smartphone con Firefox OS.
Geeksphone propone anche un altro smartphone con Firefox OS, il Keon, con specifiche inferiori: processore Snapdragon S1 7225AB a 1 GHz con 512 Mbyte di RAM, schermo da 3,5 pollici con risoluzione di 480x320 pixel, fotocamera posteriore da 3 megapixel, 4 Gbyte di memoria interna.
I due smartphone dovrebbero essere messi in vendita nel giro di qualche settimana; pare che il prezzo del Peak sia di circa 200 euro.

Android anche su Windows

giovedì 7 febbraio 2013

Android 4.0 ora gira sotto Windows, completo di app e di tutte le funzionalità.

windowsandroid
Per chi è curioso di sapere che cosa Android abbia da offrire ma non ha intenzione di comprare uno smartphone - o un tablet - per scoprirlo, oppure  semplicemente per chi avesse voglia di riprodurre la piattaforma del vostro telefono (applicazioni annesse) sul PC, ecco la soluzione: la cinese SocketeQ ha lanciato "WindowsAndroid", un emulatore che permette di adoperare Android 4 sotto Windows Vista, 7 e 8.


Si tratta di un programma che non permette soltanto di eseguire le varie app (come fanno altri emulatori Android), ma l'intero sistema operativo, completo delle applicazioni integrate (come il browser) e tutte le funzionalità.
Qui sotto, un videoriassunto!

"Usa vuole copertura wi-fi coast to coast"

martedì 5 febbraio 2013

Direttamente da ansa.it, di Alessandra Baldini
Usa vuole copertura wi-fi coast to coast
Gli Stati Uniti coperti da una gigantesca e potentissima rete wi-fi 'coast to coast': una proposta fantascientifica avanzata dal governo di Washington sta scatenando una guerra tra i giganti delle telecomunicazioni. Il piano, una prima mondiale, e' stato messo nero su bianco dal presidente della Federal Communications Commission (Fcc), l'agenzia federale che vigila sulle comunicazioni Julius Genachowsky e sottoposto ai cinque membri della commissione. Ci vorranno anni per farlo diventare operativo, se e quando verra' approvato, ma le prospettive sarebbero epocali: la rete sarebbe cosi ampia da consentire ai consumatori americani di fare telefonate e navigare il web senza doversi preoccupare della bolletta a ogni fine del mese. La proposta, di cui da' notizia oggi il Washington Post, ha messo in agitazione l'industria delle telecomunicazioni che ha montato una campagna di lobby per convincere i politici a riconsiderare l'idea. Gruppi di pressione contrari sono stati mobilitati dai giganti dell'high-tech come Google e Microsoft che vedono solo potenzialita' nella rete libera.
Google ha gia' lanciato una iniziativa simile in alcune parti di Silicon Valley e a New York nel quartiere di Chelsea, in una zona trendy, che pullula di gallerie d'arte e uffici high-tech, ma che comprende anche diverse scuole pubbliche e un complesso di case popolari e che presto diventera' la piu' vasta zona franca, internet parlando, dell'isola dei grattacieli. Le frequenze che la Fcc vorrebbe consegnare al pubblico americano sarebbero molto piu' potenti delle reti wi-fi esistenti che sono diventate di uso comune nelle case: sarebbero in grado di penetrare muri di cemento armato e viaggiare attraverso colline e foreste. Se tutto andra' come previsto il wi-fi diventerebbe una realta' in tutte le aree metropolitane e molte zone rurali.
Le reti permetterebbero a un'auto senza pilota di comunicare con un altro veicolo a un chilometro di distanza o a un paziente con un monitor cardiaco di scambiare dati con un ospedale dall'altro lato della citta'. Piu' banalmente, il wi-fi pubblico permetterebbe a chiunque di fare telefonate da cellulari via Internet senza pagare. Il piano della Fcc fa parte di una revisione piu' generale dell'assetto delle frequenze teso a rafforzare le reti cellulari e creare canali dedicati per le risposte alle emergenze. Perplessi i repubblicani, secondo cui il governo non puo' permettersi di perdere i miliardi di dollari che arriverebbero dall'asta delle frequenze ai privati, ma soprattutto le grandi societa' di Telecom come Att , T-Mobile e Verizon Wireless che hanno scritto all'agenzia federale chiedendo di far marcia indietro sull'iniziativa