Video 2 Go mette in salvo le vecchie VHS

domenica 28 novembre 2010

Basta un click per trasformare in digitale i vecchi supporti audio e video e conservarli per sempre.


Video 2 Go VHS DVD Super 8 Cyberlink
Video 2 Go è un convertitore che permette dicustodire al sicuro e in formato digitale tutti i propri ricordi memorizzati su supporti quali DVD,telecamere e VHS.
Per trasferire i propri filmati memorizzati su vecchi supporti ormai poco utilizzati - come VHS, Videocamere Super 8 o semplicemente DVD usurati - su Mac o PC è sufficiente un solo click.
Il collegamento è semplice: basta connettere all'adattatore USB le fonti audio/video - tramite l'ingresso S-Video oppure attraverso i classici jack RCA rosso, giallo e bianco (rosso e bianco trasferiranno l'audio stereo mentre il giallo il segnale video) - alla fonte video sorgente.
È anche possibile immortalare un singolo momento contenuto nel filmato grazie al pulsante con l'icona della macchina fotografica posizionato sull'adattatore.
Nella confezioni sono presenti anche due software: Cyberlink PowerProducer per la videoregistrazione e Cyberlink PowerDirector per l'editing video.
Con questi programmi è possibile salvare i file direttamente sul proprio computer o condividerli tramite Facebook o YouTube.
Gli utenti Mac possono utilizzare per l'esportazione dei filmati iMovie e Quicktime, disponibili nel pacchetto software di base di ogni computer Apple.
Video 2 Go consente l'esportazione in molteplici formati video: Avi, Mpeg-1, Mpeg-2, Mpeg 4, H.264, Wmv e Rm ed è disponibile al prezzo di lancio di 39,92 euro IVA compresa.

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sabato 27 novembre 2010

Acer presenta il primo notebook completamente touchscreen

mercoledì 24 novembre 2010
L'Iconia Touchbook non ha la tastiera ma due schermi multitouch. In arrivo anche uno smartphone e tre tablet con Android e Windows 7.

Acer Iconia Touchbook tablet Android Windows 7
È stata ricca di prodotti la conferenzastampa tenuta a New York da Acer, aziendache sembra decisa a sfruttare in pienol'entusiasmo per i tablet e le tecnologie touchscreen.
Vera star dell'evento guidato dal CEO Gianfranco Lanzi è stata il notebook/tablet PC Iconia Touchbook: al posto della tastieramonta uno schermo multitouch da 14 pollici, gemello del display posto nella posizione tradizionale, con risoluzione di 1366x768 pixel.
Entrambi i pannelli sono lucidi e utilizzano la tecnologia Gorilla Glass, che li rende resistenti ai graffi e agli urti e minimizza l'effetto delle ditate.
All'interno c'è un processore Intel Core i5 accompagnato da 4 Gbyte di RAM e da un hard disk da 640 Gbyte. La dotazione hardware comprende porte USB 3.0 e HDMI, oltre ai moduli 3G e Wi-Fi.
L'eliminazione della tastiera fisica (una virtuale appare avvicinando entrambe le mani al display inferiore) e del trackpad ha imposto ad Acer la necessità di realizzare del software apposito per facilitare l'interazione con il sistema operativo.
Ecco dunque che debuttano TouchPhoto, TouchBrowser, TouchMusic, TouchVideo e l'interfaccia Acer Ring che completano Windows 7 Home Premium a 64 bit e possiamo vedere in azione nel video qua sotto.
L'Iconia dovrebbe essere disponibile a partire dalla metà del mese di gennaio, inizialmente in Giappone e Stati Uniti. Quando arriverà in Europa avrà un prezzo che si aggirerà intorno ai 1.500 euro.
Acer si inserisce nel mondo dei tablet con un'offerta piuttosto ricca. Nel 2011 arriveranno due modelli di tablet propriamente detti - rispettivamente con diagonale da 10,1 pollici (dotato di processore dual core a 1 GHz) e da 7 pollici (con risoluzione di 1280x800 pixel, sempre con processore dual core) - e uno ocn dimensioni più da smartphone: lo schermo è da 4,8 pollici con risoluzione di 1024x480 pixel in 21:9, mentre la CPU è un Qualcomm Snapdragon a 1 GHz.
Quest'ultimo modello disporrà di connettività Wi-Fi 802.11n, Bluetooth 3.0 e USB, supporterà DLNA e disporrà di due videocamere: da 8megapixel quella posteriore e da2 megapixel quella anteriore.


Il sistema operativo sarà Android, probabilmente nella versione Honeycomb, e il debutto è atteso per il mese di aprile.
I tablet con schermo multitouch da 10,1 pollici saranno disponibili da febbraio, a scelta con Android o con Windows 7; chi sceglierà la versione con il sistema di Microsoft avrà anche una tastiera fisica rimovibile, mentre tutti supporteranno Wi-Fi e 3G e avranno una porta HDMI.
Il modello da 7 pollici sarà disponibile esclusivamente con Android.
I prezzi dei tablet non sono stati ancora definiti ma, secondo quanto rivelato dal CEO, andranno da 299 a 599 euro.

Il pappagallo che faceva da palo

giovedì 18 novembre 2010
Addestrato da una banda di ladri, dopo l'arresto si rifiuta di rispondere agli agenti. Verrà internato in un istituto di rieducazione.

Barranquilla pappagallo faceva da palo
Chi immagina che Barranquilla sia una pacifica cittadina colombiana sede di in famoso carnevale, secondo solo a quello di Rio, sbaglia di grosso: non solo si tratta di unnotevole insediamento industriale dotato di un esteso porto sull'estuario del Rio Magdalena, ma è anche una città ricca e densa di traffici di ogni specie, specie di droga.
A Barranquilla persino la delinquenza per così dire "minore" trova degnamente il proprio posto, se non altro per l'inventiva.
Infatti il capo della polizia locale, Freddy Voloza, ha comunicato alla stampa di aver proceduto all'arresto di una banda di malfattori specializzata in furti in alloggi e negozi, sequestrando oltre a coltellacci e stupefacenti anche il pappagallo Lorenzo, addestrato a far da "palo" durante le imprese ladresche.
La banda piazzava trespolo e pappagallo nelle immediate vicinanze degli ingressi degli immobili "visitati" e il pennuto, appena avvistati gli agenti, si metteva a strillare qualcosa del tipo "scappa, scappa: arriva il gatto che ti acchiappa!"
Voloza ha anche rivelato che Lorenzo è un duro, uno di quelli "che non parlano"interrogato a lungo perché confessasse e indicasse complici e istruttori, si è limitato a fare versacci pappagalleschi e, indulgendo al quarto dei peccati capitali, a chiedere insistentemente cioccolata e dolciumi.
Non si è fatto piegare né dalle lusinghe, né dalle minacce, né dalla scarsa qualità dei semi in dotazione alla polizia cittadina, tanto che alla fine è stato affidato a un'associazione che cura la protezione e la rieducazione degli animali "traviati".

Qual è il materiale più resistente al mondo?

mercoledì 17 novembre 2010


Se credete che la risposta a questa domanda sia "il diamante" avete ragione, ma solo a metà. Esiste infatti anche il graphene, un materiale artificiale creato nel 2004, che qualche settimana fa ha fruttato ai suoi inventori il premio Nobel per la fisica.
È formato da uno strato di carbonio spesso un atomo e questo lo rende il materiale più sottile al mondo: per ottenere una lastra di graphene alta un millimetro occorre sovrapporre tra loro un milione di questi strati. Ha una struttura esagonale formata da 6 atomi di carbonio uniti tra loro da legami molto resistenti: per bucare il graphene con un ago occorre esercitare una pressione di circa 41 newton/metro, come per il diamante. È così duro che un guscio d'uovo in graphene potrebbe sopportare tranquillamente il peso di un'automobile senza rompersi. 
Andre Geim e Kostantin Novoselov lo hanno scoperto quasi per caso: si sono accorti che passando del normale scotch sulla mina di una matita vi restano attaccati minuscoli cristalli di carbonio. Ripetendo l'operazione più e più volte si ottiene una superficie di carbonio alta un atomo. 
Ma un materiale così sottile e robusto dove potrebbe essere impiegato? Per esempio nello sviluppo di batterie di nuova generazione o nell'industria informatica. Il graphene ha eccezionali doti di conduttività elettrica e può resistere a tensioni un milione di volte superiori a quelle del rame. E basta orientarlo in modo diverso per trasformarlo in un semiconduttore dalle prestazioni di gran lunga più elevate rispetto al silicio. IBM sta già sperimentando un microchip in graphene da 100 GHz.
Il suo scopritore, Andre Geim, è il primo uomo al mondo ad aver vinto sia un Nobel che un Ig-nobel, il riconoscimento assegnato ogni anno agli autori delle ricerche scientifiche più inutili e strampalate: nel 2000 l'illustre fisico si aggiudicò il poco ambito premio per... essere riuscito a far levitare una rana.

I guanti per usare il touchscreen quando fa freddo

lunedì 15 novembre 2010
Un paio di guanti intessuti di fili argentati per utilizzare l'iPhone anche in pieno inverno.

Agloves touchscreen capacitivi guanti freddo dita
Il vero problema dei touchscren capacitivi deriva dal fatto che non è possibileadoperare uno stilo, o comunque un oggetto qualsiasi che non conduca corrente, per poterli usare: occorre proprio un dito.
La questione si fa particolarmente seccante d'inverno, quando l'unico modo di telefonare - o mandare un messaggio, o navigare in Internet - con un iPhone consiste nel togliersi i guanti e subire i morsi del freddo.
La soluzione arriva dall'America e si chiama Agloves: un paio di guanti tessuti con uno speciale filo di nylon coperto di argento, che garantisce la conduttività elettrica.
Dato che l'intero guanto è fatto di questo materiale, si risolve anche il problema della perdita di conduttività da parte delle dita (se sono troppo fredde o secche): il resto della mano permette di continuare a operare sul touchscreen.
Inoltre è possibile utilizzare tutte le dieci dita per digitare sulle tastiere virtuali dei tablet.
Gli Agloves sono in vendita - in tre taglie unisex - sul sito ufficiale a 17,99 dollari.

Nasce la società della fibra ottica tutta italiana

giovedì 11 novembre 2010
Gli operatori firmano l'accordo per la Next Generation Network italiana.



Accordo operatori NGN infrastrutture passive
Alla fine, incredibilmente, gli operatori si sono accordati: anche Telecom ha firmato l'accordo (ilmemorandum of understanding) con Vodafone, Wind, Fastweb, H3G, Tiscali e BT per la creazione di un'unica società che dia vita alla rete di nuova generazione.
La New Generation Network italiana ha quindi qualche speranza di nascere: si tratta di una decisione importante che ha luogo proprio quando l'Unione Europea, attraverso il Commissario per l'Agenda Digitale Neelie Kroes, segnala le mancanze del nostro Paese.
L'Italia "deve mettersi al passo con gli altri Paesi europei che fanno buon uso degli strumenti telematici" ha dichiarato il Commissario. "Il Paese ha tutto da guadagnare".
La società che prenderà in carico la creazione della NGN - ma, in base agli accordi, solo laddove i singoli operatori non vorranno o non potranno intervenire in prima persona - non si occuperà di ogni aspetto ma soltanto delle infrastrutture passive: scavi, cavidotti, canaline e via di seguito.
Gli apparati e la fibra restano fuori dall'accordo: ogni operatore potrà piazzare le proprie infrastrutture attive o affittare quelle esistentisecondo tariffe ancora da definire previo parere dell'AGCOM.
Nonostante le buone notizie è ancora presto per festeggiare. Ora prenderà il via un nuovo tavolo tecnico di 90 giorni per definire lagovernance della società, e poi bisognerà capire come e quando eliminare la rete in rame - di proprietà di Telecom - per fare spazio alla fibra.
I tempi a disposizione, tuttavia, non sono infiniti: il Commissario Kroes vuole che tutti i Paesi dell'Unione abbiano a disposizione la banda larga entro il 2013 e quella veloce o ultralarga entro il 2020.

Foto-shock!!!!

martedì 9 novembre 2010
Qualcuno si è mai chiesto come è evoluta durante i 25 anni di servizio (il 20 novembre 1985 fu rilasciato il SO Windows 1.0) l'interfaccia Windows??


Chi vuole fare un tuffo nel passato può visitare il sito Toasty Tech, che raccoglie l'evoluzione delle interfacce del gigante di Redmond.
With great surprise and joy I was pleased to note that 30% of visits to my blog (blog.disalvo.info) come from U.S. utilities!
A big hug and a warm thank you to American readers! ;)


Guadagna
Tophost

Wi-Fi con la vecchia antenna TV

lunedì 8 novembre 2010
La banda liberata dal segnale analogico si può riutilizzare per portare la Rete là dove non arriva la fibra.

Australia CSIRO Internet antenna Ian Opperman
Foto di Steve Mann
Raggiungere le zone rurali con una connessione a Internet è sempre un problema:posare i cavi necessariè spesso improponibile e installare impianti di connettività mobile è forse più semplice ma certamente anche molto costoso.
La soluzione a questi problemi arrivadall'australiano CSIRO- Commonwealth Scientific and Industrial Research Organizationa - alle prese con il problema di portare la Rete lontano dalle grandi città.
La chiave sono le antenne televisive, presenti pressoché dappertutto e, ovviamente, in grado di ricevere segnali da un ripetitore relativamente vicino.
Con il passaggio alla TV digitale terrestre (previsto in Australia entro per il 2013), la vecchia infrastruttura di trasmissione analogica e le frequenze liberate possono essere riciclate per fornire una connettività a Internet senza fili tramite un segnale che può essere captato dalle normali antenne televisive e utilizzato dai computer delle abitazioni tramite un set-top box apposito.
La tecnologia che permette tutto ciò - non a caso sviluppata dall'ente che detiene un brevetto chiave sul Wi-Fi - si chiama Ngara e avrebbe costi di impiego contenuti, poiché si tratterebbe soltanto di adattare un'infrastruttura già esistente.
"Tutte le tecnologie senza fili concorrenti" - spiega Robin Simpson, direttore del settore wireless di Gartner - "usano alte frequenze e richiedono nuove stazioni di trasmissione, l'uso di una nuova parte dello spettro e l'installazione di nuove antenne. Riutilizzare ciò che è stato abbandonato insieme alla TV analogica è una strategia di mercato molto più semplice".
Il dottor Ian Opperman, direttore del centro ICT del CSIRO, spiega in che cosa consiste la prima metà di Ngara, quella che consente l'upload contemporaneo a sei utenti senza che alcuno scenda sotto i 12 Mbit/s: "chi non vive vicino alla rete in fibra potrà usare il nostro sistema ed essere in grado di caricare un video su YouTube in tempo realesenza veder cambiare il proprio data rate, nemmeno se cinque dei suoi vicini iniziano a fare lo stesso".
Questa prima fase permette di ottenere la velocità in upload di 12 Mbit/s per canale televisivo (ogni canale sono 7 MHz) grazie alla sua alta efficienza spettrale, pari a 20 bit al secondo per Hertz.
La sperimentazione inizierà a dicembre in Tasmania, a Smithton, mentre il CSIRO sta già lavorando sulla seconda fase, che promette una velocità di download ancora pari a 12 Mbit/s.

Internet, Maroni: da gennaio liberalizzazione wi-fi

venerdì 5 novembre 2010
Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha annunciato oggi che da gennaio prossimo saranno liberalizzati i collegamenti wi-fi.
"Da qui a dicembre valuteremo quali siano gli adeguati standard di sicurezza, ma dal primo gennaio gli utenti saranno liberi di collegarsi al wi-fi senza le restrizioni introdotte cinque anni fa, oggi ampiamente superate", ha detto Maroni presentando il nuovo pacchetto sicurezza approvato oggi dal Consiglio dei ministri.
Nel 2006, il decreto Pisanu -- che scade il 31 dicembre -- aveva inserito una serie di restrizioni per gli Internet point. Oggi Maroni ha detto che dall'anno prossimo saranno possibili collegamenti wi-fi senza la necessità di registrarsi con la fotocopia del documento di identità.

Il CHILOGRAMMO perde peso

mercoledì 3 novembre 2010
Il prototipo conservato in Francia perde massa: non è abbastanza preciso per le esigenze odierne.

Chilogrammo costante di Planck massa platino-iridi
Il chilogrammo si avvia al pensionamento: dopo più di 130 anni di onorato servizio, il cilindro di platino-iridio usato come prototipo e conservato nel sotterrano dell'Ufficio Internazionale dei Pesi e delle Misure (con sede a Sèvres, vicino a Parigi) si guadagnerà il meritato riposo.
Il chilogrammo è l'ultima unità di misura a essere angora legata, per la propria definizione, a un manufatto; tuttavia, in quanto oggetto fisico e nonostante le misure prese per evitare le alterazioni, il prototipo è soggetto a un lievissimo cambiamento nel corso del tempo.
Per definizione, naturalmente, il prototipo è sempre perfetto, dato che un chilogrammo corrisponde alla massa del prototipo internazionale di chilogrammo, formula cui si è arrivati per ovviare ai problemi di quella adottata in precedenza, ossia la massa di un litro di acqua distillata alla temperatura di 4 gradi Celsius.
La comparazione periodica con le copie, tuttavia, mostra che nella massa del cilindro ci sono delle oscillazioni: più precisamente, nell'ultimo secolo ha perso circa 50 microgrammi, per cui per assurdo si potrebbe dire che il chilogrammo ha una massa inferiore a un chilogrammo.
Tutto ciò è chiaramente inaccettabile se si vuole un riferimento il più possibile stabile e preciso, ed ecco perché il Comitato Consultivo per le Unità di Misura sta vagliando definizioni alternative, la più apprezzata delle quali prevede la definizione del chilogrammo in rapporto alla costante di Planck.
Tra un anno si terrà la Conferenza Generale dei Pesi e delle Misure: per allora è probabile che la nuova definizione sarà approvata dal Comitato e verrà adottata universalmente entro la metà del prossimo decennio.

Quando gli scienziati barano

lunedì 1 novembre 2010
Anche gli scienziati barano: lo affermano alcuni studi secondo cui il 9% dei ricercatori falsifica i risultati di esperimenti e test per raggiungere rapidamente la pubblicazione, la fama, e possibilmente i soldi.


Ogni anno i falsi scientifici sarebbero ben 2000 e nel corso della storia si è visto davvero di tutto: antropologi che hanno sotterrato reperti posticci, ingegneri che hanno costruito auto ad acqua e dittatori che hanno costretto poveri contadini a spacciarsi per uomini delle caverne. 
Incredibile? No, è tutto vero. In questa puntata di Focus On Top vi presentiamo le 5 bufale scientifiche più clamorose.