Dipendenti, LAVORATE MENO. Panasonic emula Olivetti?!

giovedì 23 febbraio 2017
'Siate efficienti e meno occupati'.

Con questo motto la Panasonic raccomanda ai circa 100 mila dei suoi impiegati in Giappone di non trattenersi in ufficio oltre le 8 di sera, concentrandosi sulla produttività, evitando le tradizionali lunghe giornate sul luogo di lavoro.

Le direttive sottoscritte a fine gennaio dal presidente Kazuhiro Tsuga, e già in vigore, sono rivolte a tutto lo staff dell'azienda: dai manager, ai capi dipartimento e i capi divisione, ai quali si chiede di limitare lo straordinario a un massimo di 80 ore al mese.
Secondo gli standard della Panasonic la giornata lavorativa non dovrebbe superare le 7 ore e 45 minuti, ma gli orari di inizio dei turni possono variare in base al ruolo ricoperto nell'azienda, o delle rotazioni negli stabilimenti di produzione.
A questo riguardo il memorandum del presidente incoraggia un sistema flessibile di occupazione, usando il telelavoro - grazie agli strumenti informatici a disposizione - e usufruendo regolarmente dei giorni di vacanza a cui si ha diritto ma che spesso, per tradizione, non sono richiesti.

Secondo i dati del 2014, pubblicati dall'Istituto nipponico delle Politiche del Lavoro, tra i paesi del G-7 il Giappone ha la più alta percentuale di impiegati che lavorano oltre 49 ore alla settimana, e al tempo stesso il peggior livello di produttività tra le nazioni all'interno del gruppo. 

Huawei: più telefoni venduti nel 2016 ma meno profitti

giovedì 16 febbraio 2017

Huawei Mate 9 Porsche Design

CONTINUA L'ASCESA DELLA CASA CINESE

Huawei ha venduto il 30% in più di telefoni nel 2016calcolo effettuato su base annua
Nel corso di un anno in cui le vendite di smartphone sono state tiepide, nel migliore dei casi, 
la crescita di Huawei è decisamente impressionante.


Purtroppo, però, i profitti per il gruppo cinese, che comprende il settore smartphone, sono stati pari a 2 miliardi di dollari, in calo del 10% rispetto ai 2,2 miliardi di dollari fatti registrare nel 2015.

Il fatturato per il gruppo è invece aumentato lo scorso anno del 42%, a 26 miliardi di dollari.
Il motivo? I prezzi dei componenti sono in aumento, come il costo sostenuto per aggiungere caratteristiche sempre più ricercate agli smartphone Premium.
Huawei ha comunque fissato alcuni obiettivi interni difficili da raggiungere durante il 2017, tra cui il raddoppio dei profitti dei prodotti consumer.
Difficile perché raggiungere questo tipo di crescita, in un settore non più in piena espansione, richiederà strategie commerciali di un certo livello. 
Staremo a vedere.

OnePlus scoperta a barare nei benchmark

venerdì 3 febbraio 2017
OnePlus 3T
Ma ha promesso che non lo farà più.






Quella di barare nei benchmark è una pessima abitudine che gode di parecchi estimatori.
















L'ultima azienda a essere stata scoperta con le mani nella marmellata è OnePlus, e il modello incriminato è lo OnePlus 3T.
La scoperta si deve allo staff di XDA: quando vengono eseguiti certi benchmark, il sistema operativo aumenta la frequenza di clock del processore.
Tutti i core della CPU funzionano alla frequenza massima, anche se il carico non lo richiede. Così, OnePlus 3T ottiene buoni risultati nei test.
Questo comportamento non è nuovissimo: era già stato riscontrato sugli smartphone OnePlus con HydrogenOS (la versione personalizzata di Android usata nel mercato cinese), ma è la prima volta che lo si ritrova anche in OxygenOS (la versione per il mercato internazionale).
Per la precisione, è stato individuato nelle build di OxygenOS basate su Android 7.0 Nougat, e che serviranno ad aggiornare il sistema operativo di OnePlus 3T (di fabbrica è dotato di una versione di OxygenOS basata su Android 6.0.1).

Dal canto proprio, OnePlus ha cercato di giustificarsi affermando che l'aumento della frequenza di clock era pensato per quelle app e quei giochi che hanno bisogno di molte risorse, ma che nelle ultime build, quelle con Android 7.0 Nougat, qualcosa ha fatto attivare l'aumento anche durante i benchmark.
L'azienda ha così promesso che nelle prossime build di OxygenOS per OnePlus 3 e OnePlus 3T lo stesso comportamento durante i benchmark sarà eliminato: la versione definitiva, quindi, non dovrebbe imbrogliare più.