'Siate efficienti e meno occupati'.
Con questo motto la Panasonic raccomanda ai circa 100 mila dei suoi impiegati in Giappone di non trattenersi in ufficio oltre le 8 di sera, concentrandosi sulla produttività, evitando le tradizionali lunghe giornate sul luogo di lavoro.
Le direttive sottoscritte a fine gennaio dal presidente Kazuhiro Tsuga, e già in vigore, sono rivolte a tutto lo staff dell'azienda: dai manager, ai capi dipartimento e i capi divisione, ai quali si chiede di limitare lo straordinario a un massimo di 80 ore al mese.
Secondo gli standard della Panasonic la giornata lavorativa non dovrebbe superare le 7 ore e 45 minuti, ma gli orari di inizio dei turni possono variare in base al ruolo ricoperto nell'azienda, o delle rotazioni negli stabilimenti di produzione.
A questo riguardo il memorandum del presidente incoraggia un sistema flessibile di occupazione, usando il telelavoro - grazie agli strumenti informatici a disposizione - e usufruendo regolarmente dei giorni di vacanza a cui si ha diritto ma che spesso, per tradizione, non sono richiesti.
Secondo i dati del 2014, pubblicati dall'Istituto nipponico delle Politiche del Lavoro, tra i paesi del G-7 il Giappone ha la più alta percentuale di impiegati che lavorano oltre 49 ore alla settimana, e al tempo stesso il peggior livello di produttività tra le nazioni all'interno del gruppo.
Con questo motto la Panasonic raccomanda ai circa 100 mila dei suoi impiegati in Giappone di non trattenersi in ufficio oltre le 8 di sera, concentrandosi sulla produttività, evitando le tradizionali lunghe giornate sul luogo di lavoro.
Le direttive sottoscritte a fine gennaio dal presidente Kazuhiro Tsuga, e già in vigore, sono rivolte a tutto lo staff dell'azienda: dai manager, ai capi dipartimento e i capi divisione, ai quali si chiede di limitare lo straordinario a un massimo di 80 ore al mese.
Secondo gli standard della Panasonic la giornata lavorativa non dovrebbe superare le 7 ore e 45 minuti, ma gli orari di inizio dei turni possono variare in base al ruolo ricoperto nell'azienda, o delle rotazioni negli stabilimenti di produzione.
A questo riguardo il memorandum del presidente incoraggia un sistema flessibile di occupazione, usando il telelavoro - grazie agli strumenti informatici a disposizione - e usufruendo regolarmente dei giorni di vacanza a cui si ha diritto ma che spesso, per tradizione, non sono richiesti.
Secondo i dati del 2014, pubblicati dall'Istituto nipponico delle Politiche del Lavoro, tra i paesi del G-7 il Giappone ha la più alta percentuale di impiegati che lavorano oltre 49 ore alla settimana, e al tempo stesso il peggior livello di produttività tra le nazioni all'interno del gruppo.