Il progetto Einstein Telescope permetterà di captare le onde gravitazionali, fornendo l'ultima verifica sperimentale alla teoria della relatività generale.
ET, progettato da un gruppo di ricercatori europei non è un buffo alieno ma un telescopio - per ora solo un progetto - dedicato al più famoso scienziato del XX secolo, Albert Einstein.
ET sta infatti proprio per Einstein Telescope: sarà presentato domani a Cascina (Pisa) quale frutto di un progetto coordinato dalloEuropean Gravitational Observatory, partecipato dall'Italia con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Il Telescopio di Einstein non assomiglia a un telescopio tradizionale: la maggior parte della sua struttura è sotterranea, costruita a 100 metri sotto la superficie, e forma un triangolo con un perimetro di circa 30 km.
ET sta infatti proprio per Einstein Telescope: sarà presentato domani a Cascina (Pisa) quale frutto di un progetto coordinato dalloEuropean Gravitational Observatory, partecipato dall'Italia con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Il Telescopio di Einstein non assomiglia a un telescopio tradizionale: la maggior parte della sua struttura è sotterranea, costruita a 100 metri sotto la superficie, e forma un triangolo con un perimetro di circa 30 km.
Lo scopo di questa particolare realizzazione è catturare le onde gravitazionali dovute alla presenza di masse in movimento nell'Universo e previste dalla teoria della relatività generale.
Michele Punturo, dell'INFN, spiega:«Grazie alla sua estrema sensibilità alle basse frequenze, ci permetterà di osservare con regolarità le onde gravitazionali inaugurando così l'era diun nuovo tipo di astronomia, l'astronomia gravitazionale: sarà una vera e propria rivoluzione scientifica».
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