I furbetti dell'assistenza

giovedì 5 maggio 2011


Un'inchiesta svela la condotta non sempre limpida dei centri d'assistenza per PC.


Altroconsumo furbetti assistenza PC Roma Milano
Un'indagine condotta da Altroconsumo ha innescatouna polemica sulla qualità - e sull'onestà - dei centri di assistenza che sembra non volersi placare tanto facilmente.
Alcuni rappresentanti dell'associazione, muniti di telecamera nascosta, hanno portato presso alcuni centri di assistenza di Milano e Roma un netbook, chiedendone la riparazione.
Il guasto, a causa del quale il computer non si avviava, era stato causato ad arte: il banco di RAM era stato scollegato dal proprio slot.
L'indagine mirava, tramite questo trucchetto, a capire con quanta onestà i centri di assistenza agissero, e di conseguenza se gli utenti potessero fidarsi con tranquillità degli interventi segnati alla fine in fattura.

I risultati sono stati in linea di massima confortanti per Roma, ma scoraggianti per Milano.
Se nella capitale la maggior parte dei centri ha riconosciuto il problema e chiesto cifre risibili, inferiori ai 15 euro - e in un caso non è nemmeno stato necessario pagare per un intervento che in effetti è durato pochi minuti - a Milano la faccenda è stata diversa.
Se è vero che anche uno dei centri romani ha chiesto 396 euro per l'intervento, durato ben 17 giorni, a Milano è capitato di dover attendere 26 giorni prima di riavere il PC e sborsare 340 euro.
Il motivo di tanto tempo e tanta spesa sta nel fatto che il guasto sarebbe stato imputato alla scheda madre, e si sarebbe pertanto resa necessaria una sostituzione.
Il guaio è, però, che secondo l'associazione la sostituzione potrebbe addirittura non esserci stata«alcuni indizi, come la non recente data di rilascio del firmware della scheda stessa, ci portano a pensare che il pezzo si ancora quello originale e che il centro si sia limitato solo a reinserire correttamente la ram».



Non è passato molto tempo prima che uno dei centri coinvolti abbia risposto alle accuse: sebbene i disonesti esistano, dall'indagine sembrerebbe che la pratica dei centri sia considerare il cliente come un «pollo da spennare» mentre i risultati stessi dimostrano che, per fortuna, non è sempre così.
Comunque sia, l'impressione che si ricava da tutto ciò è che non sia consigliabile consegnare il proprio PC nelle mani di uno sconosciuto: meglio informarsi prima sulla competenza e sui prezzi di chi andrà a mettere le mani sui nostri dispositivi e tra i nostri dati.
Anche voi avete fatto esperienze analoghe, lasciando il vostro portatile nelle mani di sedicenti esperti che solo alla fine si sono svelati per quello che erano? Vi invitiamo a discuterne nel nostro forum.

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