Parlava al cellulare in treno, la polizia la fa scendere

domenica 22 maggio 2011


Per tutto il viaggio ha conversato al telefonino. I passeggeri, esasperati, hanno chiesto l'intervento della polizia.


Cellulare in treno polizia fa scendere
I pendolari lo sanno: la peggiore sciagura che possa capitare a chi viaggia in treno non è l'aria condizionata guasta a metà luglio ma capitare nella stessa carrozza con uno o più urlatori telefonici.
Si tratta di persone che si sentono in dovere direndere partecipe l'intera vettura della conversazione che stanno avendo al cellulare, gridando come se il telefono non fosse stato inventato apposta per non sgolarsi quando si parla con qualcuno lontano.
Per ovviare all'inconveniente alcune aziende ferroviarie - come l'americana Amtrak - hanno istituito delle carrozze apposite per chi non vuole essere disturbato, vetture in cui l'uso dei cellulari è bandito.

Incurante di tutto ciò, una donna che viaggiava da Oakland, in California, a Salem, nell'Oregon, ha passato l'intero tragitto parlando al telefonino: 16 ore di conversazione ininterrotta.
In realtà non ha potuto gridare nel cellulare proprio per tutto il viaggio: a un certo punto i passeggeri, esasperati, sono intervenuti prima chiedendo al personale di bordo di ricordarle la carrozza in cui sedeva, poi litigando direttamente con lei.
Alla fine è dovuta intervenire la polizia, che l'ha fatta scendere dal treno accusandola di disorderly conduct (una sorta di disturbo della quiete pubblica).
La donna ha dichiarato che tutto ciò è stato una mancanza di rispetto nei suoi confronti.
Qui sotto, il video della donna mentre viene fatta scendere dal convoglio accompagnata dalla polizia.


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