Internet, i giovani non sono dipendenti

sabato 21 maggio 2011


Solo la metà dei giovani usa il web in maniera costante. L'ICT trova difficoltà a diffondersi nelle aziende.


Giovani dipendenza internet Isfol-Assotel
Tutta la preoccupazione per la dipendenza da Internet che ormai avrebbe in pugno i giovani non ha ragione di esistere.
Almeno ciò è quanto sostiene Isfol-Assotel presentando l'ultimo rapporto sull'utilizzo della Rete in Italia, secondo il quale appena poco più della metà (il 53% dei giovani) utilizza il web in maniera costante.
Il resto ne fa un uso molto sporadico, e la voglia di accedere a Internet decresce a mano a mano che si scende verso sud.

Lo scopo principale della connessione ècontrollare la posta elettronica(90,8%); poi vengono le ricerche online legate allo studio (83,6%), lo scambio di messaggi (79%), lo scambio di contenuti digitali (62,9%).
L'uso di blog (46,8%), di newsgroup (32,4%), di RPG online (28,6%) e del VoIP (17,1%) è decisamente in bassonella classifica degli utilizzi più comuni.
La ricerca di Isfol-Assotel ha preso in considerazione la penetrazione di Internet nel mondo aziendale, scoprendo che l'ITC ha fatto breccia tra il 60% degli occupati italiani.
Ovviamente ciò significa che, guardando i risultati dalla prospettiva opposta, 4 aziende su 10 non ne fanno uso. Stefano Parisi, presidente di Asstel, trova una spiegazione nel quadro normativo, «concepito in maniera analogica».

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