AgCom e censura siti: pressioni dal governo, silenzi dall'opposizione

mercoledì 29 giugno 2011
L'Authority per le comunicazioni bloccherà i siti pirata. La causa sta forse in pressioni da parte del governo, ma è comunque grave il silenzio di Bersani e Di Pietro.

Agcom pirati
Potrebbe esserci un accordo segreto (ma neanche poi tanto) tra Governo e potenti lobby dell'industria multimediale - network TV, discografici, produttori cinematografici - dietro l'ultima decisione dell'AgCom.

L'Autorità ha fatto sapere che interverrà direttamente, senza fare ricorso alla magistratura, per bloccare i siti web italiani e stranieri che a proprio parere insidacabile violino il copyright di prodotti multimediali.
Gli stessi sottogretari alla presidenza del Consiglio Gianni Letta (azionista e dirigente Mediaset in aspettativa) e Paolo Buonaiuti potrebbero essere intervenuti, più o meno discretamente, sul presidente dell'Authority Calabrò.
Questi è stato per anni uno stretto collaboratore di Letta e potrebbe oggi seguire i suoi dettami per evitare le sabbie mobili parlamentari, in un momento molto difficile per il governo e la legislatura.
Non si capisce però a questo punto il silenzio dell'opposizione: Bersani, Veltroni e Di Pietro non si stanno schierando contro una normativa extraparlamentare che rischia di dare un colpo alla libertà di espressione non meno di un'eventuale decreto-bavaglio sulla pubblicazione delle intercettazioni.

0 commenti:

Posta un commento