POF, la fibra ottica di plastica (e low cost)

martedì 22 marzo 2011

Più economica e più semplice da maneggiare della fibra in vetro, è anche 50 volte più veloce: permette di superare i 5,3 Gbit/s.


Plastic Optical Fiber Università Bologna
Niente vetro né seleniuro di zinco: è la plastica la chiave per produrre fibre ottiche facilmente installabili e a costi contenuti.
Produrre le fibre ottiche tradizionali, basate sul vetro, pone due problemi: creare fili molto sottili - un centesimo di millimetro - e seguire determinate procedure per l'installazione: tutto ciò ne fa salire i costi.
Secondo i test appena pubblicati sulJournal of lighwave technology e condotti, in collaborazione, dall'Università di Bologna e dalla Technische Universiteit di Eindhoven (nei Paesi Bassi), è possibile abbattere i costi realizzando una fibra ottica in plastica, o POF (Plastic Optical Fiber).

Il vantaggio di questa soluzione non sta tanto nelle prestazioni - certo superiori al rame, ma inferiori a quelle delle fibre di vetro - quanto nella semplicità d'installazione e nella possibilità di utilizzare fili spessi anche un millimetro.
"Sono più facili da installare" - spiega Davide Visani, ricercatore dell'Università di Bologna - "e i componenti di cui necessitano sono a buon mercato".
I test hanno dimostrato che fibre POF tra i 10 e i 50 metri permettono di raggiungere velocità di trasmissione comprese tra i 5,3 e i 7,6 Gbit/s: una loro adozione permetterebbe dunque di velocizzare la realizzazione di reti a banda ultra larga, rendendo disponibile una Rete ad alta velocità in tutte le abitazioni.

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