Fotovoltaico, fregatura all'italiana

martedì 15 marzo 2011

Il Decreto sulle Rinnovabili anticipa la fine del Conto Energia. Gli addetti del settore protestano, il ministro Romani non cede.


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Lo scorso 3 marzo il cosiddetto Decreto sulle Rinnovabili è stato approvato, anticipando la conclusione del Terzo Conto Energia (il programma di incentivi per il fotovoltaico) dal 2013 al 31 maggio 2011.
Le proteste delle aziende impegnate nel settore sono state immediate al fine di chiedere un ripensamento ma il ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, che aveva sostenuto con forza il decreto alla vigilia dell'approvazione ha fatto sapere che ormai nulla cambierà.

Tra due settimane si avranno notizie sul Quarto Conto Energia, il nuovo programma di incentivi che dovrebbe però prevedere somme fortemente ridotte rispetto al predecessore.
Le associazioni di categoria non si sono certo rassegnate e prevedono uno scenario fosco per le imprese impegnate nel fotovoltaico, come segnala il presidente di Enerpoint, Paolo Viscontini.
Le installazioni di pannelli effettuate negli ultimi quattro anni grazie agli incentivi - spiega Viscontini - hanno permesso di coprire il 2,5% del fabbisogno elettrico nazionale ma - accusa il presidente di Enerpoint - "visto che questo comporta una diminuzione dei fatturati delle aziende che producono energia da fonti non pulite, evidentemente il Governo ha voluto bloccare un settore da 40 miliardi di euro di fatturato e che coinvolge oltre 100.000 di dipendenti".

Dal punto di vista politico, il PD porterà in Parlamento una mozione per impegnare il governo a modificare il decreto sulle rinnovabili.
Sul fronte opposto troviamo Paolo Culicchi, presidente di Assocarta, che parla dell'impossibilità di "mantenere un sistema di incentivi palesemente superiore del 30%-40% a quelli degli altri paesi europei, Francia e Germania in primis" al quale fa eco Vincenzo Boccia, di Confindustria, per il quale incentivi così ampi rappresentavano un freno alla concorrenza nel settore, contribuendo a mantenere artificialmente alti i prezzi.
Domami il Ministro dello Sviluppo Economico incontrerà le aziende del settore Energie Rinnovabili, le associazioni di consumatori e i gestori di rete.

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