Ricostruito il naufragio del Titanic

martedì 3 aprile 2012
L'affondamento fu causato da errori costruttivi, errori umani e da una situazione climatica fuori dal comune.

titanic naufragio
Tra non molti giorni saranno passati esattamente 100 anni dall'affondamento del Titanic, la nave della White Star Line affondata tra il 14 e il 15 aprile 1912 mentre era in viaggio verso l'America.
Diversi sono gli eventi che ricordano la tragedia (che costò la vita a oltre 1.500 persone), compresa una nuova edizione in 3D ed in uscita nelle sale in questi giorni, del film realizzato nel 1997 da James Cameron.

L'anniversario si è però rivelato anche l'occasione per condurre nuove indagini e formulare nuove ipotesi circa le cause dell'affondamento.
Il giornalista scientifico Richard Corfield ha provato a ricostruire l'intera catena degli eventi, pubblicando sul numero di questo mese di Physics World un articolo nel quale sottolinea come l'impatto con l'iceberg fu sufficiente a danneggiare così seriamente la nave per via di alcune scelte sbagliate in fase di costruzione.
Alcuni test condotti da due esperti di metalli - Tim Foecke e Jennifer Hooper McCarty - hanno mostrato come i rivetti che tenevano insieme lo scafo del Titanic non erano uniformi né per composizione né per qualità, né erano stati posizionati in maniera equidistante.
Alcuni di essi, in particolare, erano di qualità inferiore ed erano stati inseriti a mano in alcune zone della nave, poiché per via della curvatura dello scafo non si riusciva a portarvi la pressa idraulica altrimenti utilizzata.
La scelta di non utilizzare sempre rivetti di ottima qualità fu probabilmente dettata dalla volontà di contenere i costi, e tale scelta fu pagata quando si incontrò un iceberg laddove non ci si aspettava di trovarne.
Inoltre, l'acciaio stesso dello scafo non sarebbe stato in grado di reggere bene le basse temperature di quelle acque, diventando fragile.

Secondo Cornfield, la rotta seguita dal Titanic sarebbe generalmente stata libera dai ghiacci - come anche il comandante Edward John Smith si aspettava - ma quell'anno la Corrente del Golfo era particolarmente intensa a causa di un periodo insolitamente caldo nei Caraibi: ciò fece sì che gli iceberg venissero portati anche in zone solitamente libere da essi.
Inoltre, secondo le ricerche di due astronomi - Donald Olson e Russell Doescher - il 4 gennaio 1912 la Luna si trovò alla minima distanza dalla Terra in più di 1.400 anni, facendo sì che la forza delle maree fosse al massimo: ciò avrebbe accelerato il movimento degli iceberg, che tre mesi più tardi si sarebbero quindi trovati proprio sulla rotta del Titanic.
Dunque, secondo Cornfield non ci sono dubbi circa la responsabilità da imputare ai problemi costruttivi, cui poi occorre aggiungere gli errori umani (come la mancanza dei binocoli per le vedette, la decisione di mantenere un'alta velocità nonostante le segnalazioni circa la presenza di iceberg, la priorità data ai messaggi dei passeggeri da parte dei marconisti e la mancanza di scialuppe).
Tuttavia alcuni fenomeni naturali eccezionali hanno contribuito a creare il disastro, senza dimenticare il fatto che, stando ai calcoli, se anziché sei compartimenti stagni se ne fossero allagati soltanto quattro, la nave sarebbe riuscita a restare a galla.

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