Così Bill Gates (ri)cambierà il mondo

mercoledì 16 novembre 2011

Nelle ultime settimane, i giornali e i notiziari di tutto il pianeta hanno collocato in primo piano la morte di Steve Jobs. Il fondatore di Apple ha rivoluzionato il mondo dell'informatica, modificando radicalmente il rapporto tra tecnologia e quotidianità. Uno dei pochi personaggi che hanno raggiunto simili livelli di notorietà imprimendo una svolta altrettanto profonda nello stesso campo è stato certamente Bill Gates. Le attività del creatore della Microsoft non sono però limitate ai computer e all'impresa, ma si stanno concentrando sempre più in direzione dell'impegno umanitario.
Nel gennaio del 2000 il magnate americano e la moglie Melinda French ed è attiva nella ricerca medica, nella lotta all'Aids e alla malaria, al miglioramento delle condizioni di vita nei Paesi del terzo mondo. La struttura è parte integrante dellaGavi Alliance, un partenariato pubblico-privato che si pone l'obiettivo di tutelare la salute nelle aree disagiate, grazie soprattutto a un'ampia opera di diffusione dei vaccini. Essa riunisce numerosi governi, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), l'Unicef, la Banca Mondiale, numerose agenzie di ricerca medica, aziende farmaceutiche e fondazioni filantropiche. Il contributo dell'ente fondato da Gates e dalla moglie è stato decisivo per la nascita della Gavi, poiché ha portato un investimento iniziale di 750 milioni di dollari.
Gavi ha convinto svariati Paesi in via di sviluppo a finanziare consistenti programmi di vaccinazione, in cui ogni somministrazione è pagata circa 20 centesimi di dollaro. Un cifra così bassa è conseguenza di unaccordo stipulato con le società di Big Pharma: in base a esso Gavi garantisce un numero minimo annuale di vaccini acquistati e in cambio ottiene un prezzo di favore. Questo meccanismo ha, inoltre, innescato un circuito virtuoso di concorrenza tra le imprese e il conseguente abbassamento del costo dei farmaci.
Sotto il profilo finanziario, il contributo maggiore proviene da Usa, Regno Unito e Norvegia. Il bilanciodell'iniziativa è stato, sino a questo momento, sensazionale: l'Oms stima che siano state salvate 3,4 milioni di vite dall'epatite b, 1,2 milioni dal morbillo, 560.000 dai batteri dell'Hib, 474.000 dalla pertosse e140.000 dalla febbre gialla. Risultati del genere, però, non soddisfano ancora Bill Gates. Il suo nemico principale è adesso la malaria, malattia trasmessa con le punture di zanzara che ogni anno colpisce 250 milioni di persone e miete 800.000 vittime.
Il creatore di Microsoft, tramite la sua fondazione, ha già investito oltre 200 milioni di dollari per condurre unasperimentazione medica con l'ausilio della Glaxo. Lo scorso 20 ottobre sono stati comunicati i primi risultati: tre dosi di vaccino riducono il rischio di andare incontro ai sintomi clinici della malattia o di contrarla in forma severa rispettivamente del 56 e del 47 per cento nei controlli un anno dopo la vaccinazione. "Un vaccino è il modo più semplice e conveniente per salvare vite umane — ha spiegato Gates — Questi risultati dimostrano la forza di lavorare in partnership per creare uno strumento contro la malaria che abbia il potenziale per proteggere milioni di bambini da questa malattia devastante".
Il magnate dei computer si appresta quindi a compiere una nuova rivoluzione, destinata probabilmente a incidere, ancor più della precedente, sul destino dell'umanità. Durante l'ultima Assemblea annuale dell'Oms Gates ha fissato i prossimi obiettivi: salvare 4 milioni di vite umane entro il 2015 e 10 milioni entro il 2020. Tutto grazie ai vaccini. Si tratterebbe di un'altra svolta epocale.

0 commenti:

Posta un commento