Qual è il materiale più resistente al mondo?

mercoledì 17 novembre 2010


Se credete che la risposta a questa domanda sia "il diamante" avete ragione, ma solo a metà. Esiste infatti anche il graphene, un materiale artificiale creato nel 2004, che qualche settimana fa ha fruttato ai suoi inventori il premio Nobel per la fisica.
È formato da uno strato di carbonio spesso un atomo e questo lo rende il materiale più sottile al mondo: per ottenere una lastra di graphene alta un millimetro occorre sovrapporre tra loro un milione di questi strati. Ha una struttura esagonale formata da 6 atomi di carbonio uniti tra loro da legami molto resistenti: per bucare il graphene con un ago occorre esercitare una pressione di circa 41 newton/metro, come per il diamante. È così duro che un guscio d'uovo in graphene potrebbe sopportare tranquillamente il peso di un'automobile senza rompersi. 
Andre Geim e Kostantin Novoselov lo hanno scoperto quasi per caso: si sono accorti che passando del normale scotch sulla mina di una matita vi restano attaccati minuscoli cristalli di carbonio. Ripetendo l'operazione più e più volte si ottiene una superficie di carbonio alta un atomo. 
Ma un materiale così sottile e robusto dove potrebbe essere impiegato? Per esempio nello sviluppo di batterie di nuova generazione o nell'industria informatica. Il graphene ha eccezionali doti di conduttività elettrica e può resistere a tensioni un milione di volte superiori a quelle del rame. E basta orientarlo in modo diverso per trasformarlo in un semiconduttore dalle prestazioni di gran lunga più elevate rispetto al silicio. IBM sta già sperimentando un microchip in graphene da 100 GHz.
Il suo scopritore, Andre Geim, è il primo uomo al mondo ad aver vinto sia un Nobel che un Ig-nobel, il riconoscimento assegnato ogni anno agli autori delle ricerche scientifiche più inutili e strampalate: nel 2000 l'illustre fisico si aggiudicò il poco ambito premio per... essere riuscito a far levitare una rana.

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