Il CHILOGRAMMO perde peso

mercoledì 3 novembre 2010
Il prototipo conservato in Francia perde massa: non è abbastanza preciso per le esigenze odierne.

Chilogrammo costante di Planck massa platino-iridi
Il chilogrammo si avvia al pensionamento: dopo più di 130 anni di onorato servizio, il cilindro di platino-iridio usato come prototipo e conservato nel sotterrano dell'Ufficio Internazionale dei Pesi e delle Misure (con sede a Sèvres, vicino a Parigi) si guadagnerà il meritato riposo.
Il chilogrammo è l'ultima unità di misura a essere angora legata, per la propria definizione, a un manufatto; tuttavia, in quanto oggetto fisico e nonostante le misure prese per evitare le alterazioni, il prototipo è soggetto a un lievissimo cambiamento nel corso del tempo.
Per definizione, naturalmente, il prototipo è sempre perfetto, dato che un chilogrammo corrisponde alla massa del prototipo internazionale di chilogrammo, formula cui si è arrivati per ovviare ai problemi di quella adottata in precedenza, ossia la massa di un litro di acqua distillata alla temperatura di 4 gradi Celsius.
La comparazione periodica con le copie, tuttavia, mostra che nella massa del cilindro ci sono delle oscillazioni: più precisamente, nell'ultimo secolo ha perso circa 50 microgrammi, per cui per assurdo si potrebbe dire che il chilogrammo ha una massa inferiore a un chilogrammo.
Tutto ciò è chiaramente inaccettabile se si vuole un riferimento il più possibile stabile e preciso, ed ecco perché il Comitato Consultivo per le Unità di Misura sta vagliando definizioni alternative, la più apprezzata delle quali prevede la definizione del chilogrammo in rapporto alla costante di Planck.
Tra un anno si terrà la Conferenza Generale dei Pesi e delle Misure: per allora è probabile che la nuova definizione sarà approvata dal Comitato e verrà adottata universalmente entro la metà del prossimo decennio.

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