Nasce la società della fibra ottica tutta italiana

giovedì 11 novembre 2010
Gli operatori firmano l'accordo per la Next Generation Network italiana.



Accordo operatori NGN infrastrutture passive
Alla fine, incredibilmente, gli operatori si sono accordati: anche Telecom ha firmato l'accordo (ilmemorandum of understanding) con Vodafone, Wind, Fastweb, H3G, Tiscali e BT per la creazione di un'unica società che dia vita alla rete di nuova generazione.
La New Generation Network italiana ha quindi qualche speranza di nascere: si tratta di una decisione importante che ha luogo proprio quando l'Unione Europea, attraverso il Commissario per l'Agenda Digitale Neelie Kroes, segnala le mancanze del nostro Paese.
L'Italia "deve mettersi al passo con gli altri Paesi europei che fanno buon uso degli strumenti telematici" ha dichiarato il Commissario. "Il Paese ha tutto da guadagnare".
La società che prenderà in carico la creazione della NGN - ma, in base agli accordi, solo laddove i singoli operatori non vorranno o non potranno intervenire in prima persona - non si occuperà di ogni aspetto ma soltanto delle infrastrutture passive: scavi, cavidotti, canaline e via di seguito.
Gli apparati e la fibra restano fuori dall'accordo: ogni operatore potrà piazzare le proprie infrastrutture attive o affittare quelle esistentisecondo tariffe ancora da definire previo parere dell'AGCOM.
Nonostante le buone notizie è ancora presto per festeggiare. Ora prenderà il via un nuovo tavolo tecnico di 90 giorni per definire lagovernance della società, e poi bisognerà capire come e quando eliminare la rete in rame - di proprietà di Telecom - per fare spazio alla fibra.
I tempi a disposizione, tuttavia, non sono infiniti: il Commissario Kroes vuole che tutti i Paesi dell'Unione abbiano a disposizione la banda larga entro il 2013 e quella veloce o ultralarga entro il 2020.

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